« E’ il luogo dove si sono esercitati in forma critica l’analisi dei nuovi linguaggi teatrali, musicali, cinematografici con il compito innanzi tutto di costituire i laboratori di esperienza per i nostri studenti, e contemporaneamente come luogo di fruizione della cultura nascente da parte della più ampia cittadinanza», con queste parole si è aperta la presentazione della stagione del ventennale de “La Soffitta”.
La ricca stagione 2008 celebra il traguardo dei vent’anni e si dipana in quattro ambiti artistici differenti: teatrale, coreutico, musicale e cinematografico, ma con obbiettivi comuni. Il Centro “La Soffitta”, attività unica nel suo genere, fa parte del Dipartimento di Musica e Spettacolo e all’interno di una ricerca storico scientifica, filologica e critica, rappresenta la pratica applicata. Così Giuseppina La Face, direttore del dipartimento MUSPE, riassume brevemente la natura di questo centro, legato all’Ateneo bolognese, ma aperto all’intera cittadinanza.
Marco De Marinis, responsabile scientifico del centro, ha ringraziato l’Ateneo Bolognese, Unibo Cultura, la fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, e la fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, grazie ai quali sono stati superati i problemi finanziari, legati alla gestione dei laboratori di via Azzo Gardino.
La parte teatrale della stagione è costruita su due importanti progetti pilota. Il primo, l’inaugurazione della stagione, è dedicato al “Premio Scenario”, il quale propone otto spettacoli per un teatro futuro, i cui protagonisti sono artisti emergenti. Ogni due anni, infatti, vengono selezionati progetti teatrali e performativi dall’intero territorio nazionale. Il secondo riguardante le scuole di teatro, mette a confronto tre esperienze concernenti la formazione dell’attore oggi, attraverso spettacoli, seminari, incontri e una tavola rotonda finale che riunirà i responsabili delle tre esperienze: “Non Scuola” di Marco Martinelli legata al Teatro delle Albe, la “Stoa” e “Officina Valdoca”
Tutto questo è stato reso possibile grazie all’apporto finanziario non solo dell’Università ma anche dell’ Arena del Sole e del teatro comunale A. Testoni di Casalecchio, mettendo in luce la volontà di dare spazio alle realtà cittadine. Non sono inoltre trascurabili la tavola rotonda dedicata a “Leo De Berardinis” a cura di Claudio Meldolesi, “Il teatro dei Libri” che prevede la presentazione di testi e materiali video e infine il progetto in collaborazione con “La Casa dei Risvegli”, il quale propone l’esperienza nata all’interno di un laboratorio permanente che lavora con persone uscite dal coma. Il progetto di danza, che fa capo a Eugenia Casini Ropa, si focalizza sulla coppia di danzatori-coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bretoni. La Soffitta, seguendo la logica dei dipartimenti con cui si struttura il DMS di Bologna presenta una sezione di musica e di cinema; otto concerti che accostano di musicisti in carriera e giovani emergenti laureati e quattro progetti per il cinema, realizzati in collaborazione con la Cineteca del comune di Bologna, che vanno dal cinema italiano delle origini, a quello classico giapponese per concludersi con il cinema sperimentale contemporaneo.
Angelo Guglielmi, assessore alla cultura e ai rapporti con l’università del comune di Bologna ha dato una sintetica e originale descrizione de “La Soffitta”, mettendo in luce l’importanza dei laboratori di via Azzo Gardino come centro di produzione integrata tra il DMS, la Cineteca di Bologna e il museo d’arte contemporanea MAMbo, in una prospettiva internazionale.
di Sami Karbik
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